Scuola dell'infanzia e aeroporto

Sabato, Agosto 14, 2021

Giovedì 12 agosto è apparso sul Gazzettino un articolo dal titolo: “Save è pronta: spostiamo l’asilo”.


Cari parrocchiani di Quinto e S. Cristina, approfitto di questa occasione per informarvi in merito.
La riflessione a proposito dello “Strumento di pianificazione e ottimizzazione al 2030” (Master Plan) proposto da “AER TRE” ente gestore dell’Aeroporto “Antonio Canova” di Treviso che, tra le misure di mitigazione dell’impatto ambientale, prevede lo spostamento della Scuola dell’Infanzia S. Giorgio, è ripresa grazie ad un incontro voluto dall’amministrazione comunale, il 27 aprile scorso.

In quell’occasione l’amministrazione comunale ci ha chiesto:

  1. se la parrocchia di Quinto è ancora interessata alla costruzione di una nuova Scuola dell’Infanzia;
  2. di proporre delle idee e di offrire delle indicazioni sul luogo in cui potrebbe sorgere, mettendo sul tavolo l’idea di un’unica scuola nuova che riunisse le due Scuole dell’Infanzia di Quinto e S. Cristina.

Tale delicata questione era già stata affrontata nel giugno 2017 e il Cpae e il Consiglio Pastorale insieme al parroco di allora don Roberto Stradiotto, si erano espressi a favore della sicurezza dei bambini e dunque dello spostamento della stessa. Così, nei mesi di maggio e di giugno scorsi abbiamo ripreso la riflessione nel CPAE e anche nelle Scuole dell’Infanzia (insegnanti e amministrazione) giungendo a questi orientamenti che abbiamo trasmesso all’amministrazione comunale il 5 luglio scorso:

Ribadiamo che lo spostamento dell’attuale scuola è un intervento necessario per la sicurezza, la salute, il benessere dei bambini e di tutto il personale dell’ambiente scuola, deputato ad accompagnare una fase di crescita delicata e importante dei bambini. I genitori di Quinto sono favorevoli allo spostamento, perché già da tempo manifestano la loro preoccupazione del passaggio degli aerei sopra i loro figli.
Riguardo alla creazione di un’unica scuola che riunirebbe le due attuali: pur avendo considerato i diversi vantaggi del riunire (collaborazione, riduzione delle spese) non siamo dell’idea di dare vita ad una grande struttura perché rischierebbe di farci perdere due dimensioni: il legame con le singole comunità cristiane e lo stile educativo di una Scuola dell’Infanzia che si esprime meglio attraverso una struttura più piccola a misura di bambini e famiglie, e più agile nel funzionamento delle attività didattiche.
Consideriamo di cruciale importanza che la nuova scuola mantenga la sua identità religiosa che la vede essere espressione della comunità cristiana, in dialogo con essa, in una dinamica di dare e ricevere, soprattutto riguardo alla realtà della famiglia. Sarebbe una perdita se vedessimo risolte le problematicità legate al passaggio degli aerei e nello stesso tempo avessimo impoverito l’identità cristiana e comunitaria della Scuola dell’Infanzia.
Per questo, riguardo all’ubicazione, abbiamo chiesto all’amministrazione di cercare un terreno nella parte nord di Quinto, oltre la linea dell’Ostiglia in direzione della chiesa di San Cassiano, che anche a livello di viabilità, dovrebbe essere facilmente raggiungibile.

Ecco in grande sintesi fino a dove siamo giunti. Il cammino è appena iniziato e vista l’importanza del tema vi terremo informati e naturalmente coinvolti nelle decisioni più delicate che ci saranno.

Don Stefano, parroco