Per conoscere la Domus Nostra

UN flag for life

La campagna “UN flag for life” è un’iniziativa sostenuta dalla congregazione delle suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, che intende proporre all’ONU di intervenire concretamente, autorizzando l’esposizione della bandiera delle Nazioni Unite nelle navi che fanno soccorso in mare ai migranti.
È una petizione che ci invita a non rimanere indifferenti davanti a questa strage quotidiana, impegnando le nostre coscienze in una crescita consapevole nella giustizia e nella pace, riconoscendo umanità e dignità alla vita dei migranti e degli equipaggi delle navi che li soccorrono.

La petizione è consultabile al sito: https://www.change.org/p/la-bandiera-onu-per-le-navi-umanitarie?redirect=false


2a parte

La comunità della Domus Nostra vuole “tessere relazioni, per tessere nuove trame di vita”. Qualche anno fa ci ha invitato a riflettere così nella mostra fotografica “Donne che vedono nella nebbia”, da loro curata e ospitata nei locali della nostra parrocchia. Tessere ritagli di solidarietà, come hanno ben definito il loro impegno, quotidiano e nascosto, eppure altrettanto ricco e fecondo, come lo stare di Gesù a Nazareth. Un’operosità che si realizza da quasi dieci anni anche nel laboratorio di sartoria “Officina delle API”, che coinvolge giovani donne ospiti della comunità e altre volontarie, in un progetto di collaborazione e solidarietà.

Le loro scelte profetiche si intravedono anche nella costruzione del Bene comune, proprio come api operose (per usare un’immagine della fondatrice, S. Maria Eufrasia). La comunità spesso promuove politiche di informazione su temi di forte attualità, sostenendo iniziative o campagne di sensibilizzazione ad urgenze planetarie: l’iniziativa #gratiaGreta, l’adesione alla campagna diocesana “Non si tratta” e, ultimamente anche sostenendo la petizione “UN flag for live”.

È una comunità, la Domus, aperta al territorio, pur con la discrezione che il loro servizio richiede.

Una famiglia dove si vive la fatica della quotidianità, ma anche la dimensione della festa. Una casa dove chi entra è il benvenuto e ciascuno ha un contributo da offrire.

Un dono per il nostro territorio.

 


1a parte

Famiglia è dove dimora il nostro cuore, dove abita la nostra intimità. La casa è nel nostro immaginario
un posto sicuro, dove vivere custoditi e liberi di essere sé stessi, protetti ed amati anche nelle nostre fragilità.
La “Domus Nostra”, fedele al proprio nome, da alcuni decenni è famiglia per molte donne e minori in difficoltà, grazie alla comunità religiosa delle suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore, alle loro operatrici e volontari, impegnati in tanti progetti al loro interno.
Come ogni famiglia, è una realtà feconda e creativa, dove alcune donne, provenienti da storie di vita, culture e scelte di diverso ordine, convivono insieme, nel rispetto reciproco e nella solidarietà.
La condivisione fa germogliare segni di profezia.
È la fecondità di questo Istituto, da secoli impegnato nella protezione di donne emarginate o vittime della società, che nel tempo ha rinnovato la propria missione, pur nella fedeltà al proprio carisma, convinte che “Dio ci viene incontro mentre camminiamo verso il futuro”. Questo il motto di Sr. Ellen Kelly, responsabile della congregazione negli anni 2015-2021, periodo in cui è stata anche in visita alla realtà della Domus Nostra di Quinto.
Le scelte profetiche dell’Istituto si traducono in gesti di cura quotidiani, nel rispetto della sacralità di ogni vita umana e della sua storia, soprattutto se scritta con le lacrime. Cura e scommessa sulle donne di oggi e sulle nuove generazioni, per essere strumenti di giustizia e riconciliazione nel mondo.