I detenuti del carcere di Treviso scrivono alla Diocesi

Domenica, Luglio 6, 2025

In questo Giubileo, il cappellano del carcere, gli altri membri della cappellania e i volontari di Comunione e liberazione e dell’associazione "La Prima Pietra" hanno proposto, ai detenuti disponibili al confronto, un’occasione di riflessione comune su cosa possa significare vivere un Giubileo dentro un carcere, e come ciascuno, a partire dalla propria condizione, possa mettersi in cammino verso una conversione possibile.


Il percorso si è sviluppato a partire da alcune domande semplici e profonde:

  • Cosa significa per noi, oggi, metterci in ascolto dello Spirito? 
  • Qual è il “lieto annuncio” che ci è rivolto? 
  • Cosa vuol dire, davvero, essere liberi? 

A queste si sono aggiunte parole-chiave da meditare personalmente: libertà, opportunità, fiducia, coraggio, cambiamento.

Ne è nata una lettera scritta dalla “Chiesa che vive in carcere”, alla Chiesa diocesana tutta.